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QUALITÀ UMANE E SUCCESSO NEL LAVORO

PREMESSA

Cosa lega qualità umane e successo nel lavoro? Passiamo molto del nostro tempo prezioso a giudicare gli altri e a parlare di passato, piuttosto che a migliorare noi stessi e a parlare di futuro. Nei pensieri seguenti ho voluto mettere in evidenza alcune caratteristiche umane che spesso, sul lavoro, trascuriamo, perché presi da tante attenzioni e priorità che ci focalizzano sulle cose da fare piuttosto che sugli atteggiamenti da avere.

Eppure le persone di successo lavorano molto sui propri atteggiamenti, non solo sulle competenze… Vediamo un pò.

QUALITÀ UMANE E SUCCESSO: DIFFERENZE

Un formatore sa parlare. Parlare non significa chiacchierare, affabulare, trovare le parole giuste ed avere grande dialettica. Significa centrare il problema: l’analisi la fa nella sua testa e la sintesi la esprime con efficacia, chiarezza, determinazione.
Un consulente sa leggere. Legge la realtà che lo circonda, quello che sta succedendo in azienda, una “casa” che non gli è familiare. Senza capacità di lettura si prendono cantonate, ovvero si è lenti nel proporre idee.
Un amico sa ascoltare. Merce rarissima, come i veri amici. Perché ognuno di noi ha capacità di giudizio e l’antepone troppo spesso a tutto il resto. Eppure ognuno di noi ha sperimentato come chi ci ascolta profondamente ha la capacità di farci sentire bene con noi stessi. Per di più chi ha capacità di ascolto è considerato persona di fiducia da chi parla: meditate gente, meditate…
Un manager sa agire. La velocità, in condizioni di incertezza, è preferibile ad un eccesso di ponderazione, soprattutto in un mondo che va alla velocità della luce! Altrimenti fa l’impiegato (nel pieno rispetto del lavoro di quest’ultimo, ovviamente).
Uno scrittore sa raccontare. Impara a descrivere quello che ti circonda, carpendone le sfumature e i dettagli. Mettere le proprie idee per iscritto aiuta la concentrazione. Ti tornerà utile…
Un filosofo sa pensare. Senza pensiero siamo paragonabili agli animali. Eppure anche loro esprimono sentimenti, quindi a modo loro pensano. Il pensiero allarga la mente, ingloba dettagli inimmaginabili e ci proietta nelle visioni del futuro.
Un artista sa creare. La creatività senza concretezza materiale è pura fantasia. Un pittore immagina ma al contempo traduce in un quadro pensieri, percezioni, visioni, idee. Le propone con un suo stile, secondo le modalità che ritiene opportune in quel momento.
Un folle sa immaginare. Chi meglio di lui? Pensieri in libertà, scoordinati e visionari. In azienda cerchiamo di somigliargli quando facciamo le sessioni di brainstorming per trovare soluzioni e spunti in ambiti dove magari ci sentiamo un po’ bloccati.
Un genitore sa amare. Non basta volere bene ai figli, occorre il volere il loro bene; troppo spesso questo è il dilemma. I consigli genitoriali sono più concentrati sulle espressioni di amore verso di loro che sul comportarsi affinché crescano esprimendo le loro qualità, in autonomia.

Qualità umane e successo nel lavoro: e tu, cosa sai di te stesso?

 

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