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COME MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Cesare Lagna (Società dei Progetti) intervista Giuseppe Salvato sul tema dell’organizzazione, per rispondere al quesito come migliorare l’organizzazione aziendale in tempi così complessi.

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  1. Come possiamo definire il concetto di “organizzazione aziendale”

In un modo molto semplice: organizzare significa attrezzarsi per attirare i problemi dei clienti. E già, bisogna desiderare di essere attraenti partendo proprio dai problemi dei clienti, dai loro bisogni. Quello che qualsiasi azienda può fare è amare i problemi che provengono dall’esterno, perché attraverso questi ci mettiamo alla prova, ci industriamo per trovare soluzioni, cresciamo. Quindi, ci si organizza partendo dalle esigenze del mercato, non da ciò che l’azienda sa fare.

 

  1. Esiste ancora l’uomo giusto al posto giusto?

A parer mio è una massima un po’ datata, in quanto la turbolenza del mondo d’oggi rende evanescenti le definizioni di “uomo giusto” e “posto giusto”. I ruoli cambiano perché cambia continuamente il contesto in cui opera l’impresa e, conseguentemente, la persona che era adeguata in un determinato momento potrebbe non esserlo più poco dopo. Non si tratta solo di competenze, ma soprattutto di atteggiamenti personali più o meno idonei a seconda dei contesti.

 

  1. Quali sono le caratteristiche di un buon mansionario?

Spesso si confonde il mansionario con l’elenco dei compiti di una persona che riveste un determinato ruolo. Ebbene, un mansionario è una vera e propria mappa che guida il lavoratore nell’ottenimento dei suoi risultati e andrebbe condiviso con il collaboratore dal primo momento in cui riveste un nuovo incarico. All’interno dovrà essere chiarito qual è il risultato di valore che ci si aspetta dal ruolo e gli obiettivi operativi da traguardare necessari per raggiungerlo. Oltre ai compiti, come già detto, bisogna stabilire quali saranno i parametri quantitativi e qualitativi che misureranno le performance e anche le caratteristiche umane e professionali che rendono una persona più o meno idonea a rivestire quel determinato incarico.

 

  1. Come si sono evolute le organizzazioni sino ai giorni nostri?

Parliamo di organigrammi, cioè di rappresentazioni grafiche delle varie funzioni, dei ruoli gerarchici e di come sono formalmente connessi tra loro. Alle classiche gerarchie, tipiche organizzazioni in un mondo statico e prevedibile oggi si sovrappongono e sostituiscono, soprattutto nelle aziende più complesse, strutture snelle, con pochi livelli gerarchici, e team interfunzionali mobili, focalizzati sulle problematiche e sulle opportunità di mercato.

 

  1. Lo smart working ha modificato l’organizzazione delle aziende?

Dapprima osteggiato (si diceva che l’occhio del padrone ingrassa il cavallo!), oggi diventa una grande opportunità per diverse tipologie lavorative e una significativa riduzione di costi per i lavoratori e per le aziende, ma segna anche un netto miglioramento del benessere lavorativo. Non lo sostituirei del tutto al lavoro in presenza, però, perché le relazioni umane sono importanti.

 

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