PREMESSA
Il business plan è un documento prezioso, attivo, aggiornabile, che affianca l’impresa e ne suggerisce gli sviluppi. Ebbene, spesso mi è capitato, sia a fini professionali che didattici, di aiutare imprenditori e persone a redigere il proprio business plan.
Ne esistono di varie tipologie, a seconda del settore merceologico e peculiarità di vario genere, ma qui vi allego una traccia che può porre sulla buona strada tutti quanti ne abbiano il bisogno.
Vi auguro un buon lavoro e vi invito a personalizzare i contenuti nonché il peso relativo di ciascuna sezione senza strafare, ma inserendoci tutto quanto può fare della vostra idea un’idea attraente sia per i capitali che per le persone che parteciperanno alla realizzazione dell’iniziativa. Leggere il vostro B.P. dovrà essere una cosa realistica e allo stesso tempo avvincente; mi raccomando!
Il business plan
Premessa
Le motivazioni di fondo
L’utilità della richiesta di agevolazioni
Chi siamo
Il gruppo imprenditoriale: ruoli, professionalità, capacità di apporti finanziari
I curricula professionali
Natura giuridica dell’impresa, data atto costitutivo e altre tappe essenziali, n. registro delle imprese, p.Iva e C.F., oggetto sociale, risultati conseguiti e prospettive di sviluppo, motivazioni alla scelta/trasformazione della natura giuridica
La storia dell’impresa: attività prevalente svolta in precedenza, località, collegamenti (non solo giuridici) con altre imprese o unità locali della medesima organizzazione
Sintesi del progetto (da riesaminare al termine del business plan)
La mission
Il prodotto/servizio: a chi è rivolto e le sue applicazioni
I fattori critici di successo nel settore
I punti di forza/debolezza dell’iniziativa, le opportunità /i rischi
L’organigramma aziendale sintetico
Lo scenario di riferimento e la sua evoluzione
La localizzazione e le sue motivazioni
I tempi di realizzazione dell’iniziativa
Le risorse finanziarie necessarie e disponibili
Rimandi utili a dimostrare la coerenza del progetto con la normativa agevolativa cui ci si riferisce
Obiettivi dell’iniziativa
In termini reddituali, di copertura del mercato, di volumi e mix produttivi
Il prodotto/servizio offerto
Descrizione tecnica e tecniche di produzione
Grado di innovazione (esso è nuovo per il mercato o si differenzia da prodotti esistenti?)
Quali sono altri prodotti già presenti sul mercato, distinguendoli per prezzo e per qualità?
Descrivere la ricerca, lo sviluppo, la progettazione, i brevetti ad esso legati
Vi sono particolari esigenze finanziarie, igienico-sanitarie, limitazioni comunitarie, ecc…?
Il prodotto si inserisce in un mix già esistente? Che legami ha con essi? Quali riflessi sui vecchi prodotti avrà l’introduzione del nuovo?
L’ambiente di riferimento
Qual è il contesto sociale, geografico, storico-culturale?
Vi sono infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti, porti, aree industriali servite da acqua, fogna, luce, telefono, servizi telematici,…)?
Qual è il settore di appartenenza e quali le sue dimensioni/caratteristiche attuali e future?
C’è interscambio con l’estero?
Il nostro mercato
Barriere all’ingresso/all’uscita
Tendenze evolutive
La segmentazione della clientela per tipologia, quantità: descriverne le caratteristiche salienti
Chi, quanto, dove, quando, come comprano i clienti (analisi quantitativa)
Quali bisogni, gusti, gradimento post vendita emergono dai clienti (analisi qualitativa)
Qual è il collocamento attuale nel ciclo di vita del prodotto?
Quali sono le abitudini di acquisto?
La domanda è elastica rispetto al prezzo?
Cosa pensano i clienti potenziali/effettivi del prodotto (il nostro e/o quello dei concorrenti)?
Se il prodotto/servizio è destinato alle imprese, analizzare anche il mercato di sbocco finale
Vi è un’analisi dinamica del mercato, che copra l’intero periodo esaminato?
La struttura produttiva/commerciale proposta è adeguata?
Indicare le fonti dei dati
La concorrenza attuale e futura
Chi sono? (elencarne i principali: “leader”, “sfidanti”, “di nicchia”,…)
Quali prodotti offrono?
Quali quote di mercato posseggono? (grado di concentrazione dell’offerta: struttura concorrenziale/oligopolistica)
Quali politiche adottano? (commerciali, distributive, produttive)
Quali possibili reazioni/evoluzioni si potranno registrare al nostro ingresso?
Vi sono beni succedanei al nostro?
Le strategie commerciali e di marketing
Il posizionamento strategico
Il portafoglio prodotti/servizi
Le politiche di prezzo nel tempo
Le politiche di comunicazione e di immagine
La pubblicità (istituzionale/di brand/di prodotto) e le promozioni
I servizi accessori e il packaging
Le politiche distributive e la rete di vendita (l’e-commerce)
Le politiche di penetrazione (geografica, per canale distributivo, per prodotto o versione di prodotto)
La partecipazione a fiere e manifestazioni
La commercializzazione all’estero
C’è sovrapposizione o vi sono effetti sulle strategie commerciali già in corso?
Vi è adeguatezza delle strategie commerciali e di marketing rispetto alle alternative?
Si riscontra sostenibilità strutturale, economica e finanziaria delle medesime strategie?
Si evidenzia flessibilità delle strategie rispetto ai mutamenti di mercato (anche repentini)?
I fornitori delle risorse materiali, tecnologiche ed umane
Chi e dove sono
Il mercato del lavoro e il reperimento delle risorse umane
L’organizzazione e le risorse umane
Le dimensioni aziendali e l’organizzazione dei fattori produttivi
Analisi dell’organigramma analitico aziendale
Si prevede un incremento occupazionale rispetto ad oggi?
Il reperimento delle risorse umane, le qualifiche, la formazione, l’inquadramento contrattuale
Le collaborazioni professionali esterne
I servizi in outsourcing
Il processo produttivo e le caratteristiche tecniche
Descrizione degli impianti vecchi e nuovi, della loro capacità produttiva, degli uffici
I tempi di realizzazione della struttura e i tempi di avviamento; la sua manutenzione
Il grado di innovazione: la tecnologia a disposizione e quella necessaria, i brevetti, i copyright
Il lay-out, il ciclo produttivo (diagrammi di flusso), le scelte di “make or buy”, le alleanze
La gestione degli approvvigionamenti e del magazzino
Le certificazioni di qualità e ambientali; i vincoli connessi
Le autorizzazioni amministrative e sanitarie; le concessioni edilizie
Le valutazioni economico-finanziarie
La sostenibilità economica dell’iniziativa
Gli investimenti e l’utilizzo di formule quali leasing, “Sabatini”, ecc…
Le agevolazioni finanziarie richieste
Il cash-flow e il capitale circolante netto
Le risorse finanziarie interne ed esterne
I costi di produzione e di struttura
La break-even analysis
Il pay-back degli investimenti
Il benchmarking settoriale: indicatori a confronto
L’incidenza economico-finanziaria dell’iniziativa sulle attività già esistenti
Leggi pure: QUALE CONSULENTE DI DIREZIONE, SE MANCA LA DIREZIONE? https://giuseppesalvato.it/?p=408
IL FALLIMENTO NON DERIVA DA CARENZA DI DENARO, MA DI IDEE https://giuseppesalvato.it/?p=340