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IL LAVORO CHE CAMBIA

Il lavoro che cambia. A tal proposito estrapolo un breve passo di un mio articolo appena apparso sulla rivista on line dei dottori commercialisti di Foggia…

A dirsi sembra banale, ma a realizzarsi è davvero difficile, atteso che le priorità sono sempre altre. Eppure le aziende non fioriscono se non crescono le persone che vi lavorano, è indubbio. E per attirare i talenti e far crescere le persone occorre un vero e proprio progetto di lungo termine. Strategie, investimenti, riconversioni, politiche di marketing, analisi dei costi a poco servono senza un convinto coinvolgimento degli individui e senza una forte componente creativa. Il cambiamento inarrestabile, spesso vissuto come un problema, necessita di innovazione e quest’ultima ha bisogno di creatività: sgorga dall’animo umano, ma emerge solo in condizioni favorevoli.”

E concludo le mie riflessioni così dicendo:

Riassumo: non si fallisce per insufficienza di denaro, ma per carenza di idee. Per quale motivo, allora, non si investe nell’intraprendenza umana e nella creatività? Abbattendo le barriere della logica e dell’ovvietà, con l’immaginazione e la fantasia noi affrontiamo piuttosto velocemente la complessità, prima che la ragione individui il processo che conduce alla semplicità realizzativa. L’immaginazione e la fantasia, infatti, sono i presupposti vitali delle persone e delle aziende creative, capaci di raccogliere i frutti della motivazione umana per aggiungere valore alle idee, consentendone la diffusione attraverso nuovi processi, prodotti, servizi e attività. C’è molto lavoro innanzi a noi!

La crisi (passata?), le nuove tecnologie, la globalizzazione dei mercati, i nuovi bisogni (e i desideri dei consumatori) e la società dei servizi sono da tempo innanzi ai nostri occhi: ripensare al lavoro, al lavoro che cambia è una necessità, a tutti i livelli…

 

Leggi pure: PERCHE’ LE AZIENDE NON CRESCONO https://giuseppesalvato.it/perche-le-aziende-non-crescono/

LA CREATIVITA’ BATTE LA CRISI – 1 https://giuseppesalvato.it/?p=709